Oggi più che mai è cresciuta la formula di pernotto in bed&breakfast sia per vacanza che per lavoro. Il pubblico ha cambiato comportamento di consumo. Anni fa il B&B, l’ostello, la locanda offrivano servizi di basso livello prevalentemente a chi non aveva grosse esigenze e soprattutto budget limitati. Oggi con l’affermarsi del turismo ESPERIENZIALE le richieste da parte del pubblico sono notevolmente cresciute.
Vivere l’esperienza di un luogo, una cultura, una tradizione significa immergersi nel contesto. Il bed & breakfast, a differenza dell’hotel che offre una serie di servizi di alto livello, ma comunque standardizzati, ha la possibilità di offrire all’ospite tipo una “impression” che rimarrà per lungo tempo nella sua mente.
Di ogni giorno passato in un posto un viaggiatore, un vacanziero, un turista, un giramondo passa mediamente 8 ore nel posto in cui riposare, rinfrescarsi, sorseggiare un aperitivo, un dopocena, ecc. In pratica 1/3 del viaggio. Ecco che il B&B per come è strutturato può offrire 1/3 dell’esperienza.
Facendo una rapida scansione dell’ospite tipo del B&B viene fuori che:
- Viaggia in coppia o famiglia da 3 a 4 componenti per nucleo
- Viaggia per piacere (83% dei clienti di B&B viaggiano per piacere)
- E’ sia Italiano che straniero
- E’ un Turista indipendente (No agenzia viaggi)
- Cultura medio/alta
- Soggiorna mediamente da 1 a 4 notti
Il B&B che si propone al mercato e deve differenziarsi offrendo sia i servizi standard che quelli da “impression”. Come?
Attraverso:
Choice Time - Il precontatto e la selezione
Welcome Time - L’accoglienza
Setting Layout Experience - L’ambiente
Bye bye Time - La partenza
Review Time – Passaparola e divulgazione post-soggiorno
Sta a chi gestisce il rapporto con il cliente mettere in atto i punti visti in precedenza, al fine di aumentare la notorietà del posto e la soddisfazione del mercato.
Rif. Gianni Musaio | Tecnologo della comunicazione digitale e Responsabile marketing del Grand Hotel "La Chiusa di Chietri" Alberobello